Come calcolare la portata d’aria negli impianti VMC

Data
20-11-2025

Categoria
News

Prodotto o servizio
Ventilazione meccanica controllata

Come calcolare la portata d’aria negli impianti VMC: cosa cambia con la UNI EN 16798-1:2019

Il corretto calcolo della portata d’aria di rinnovo è uno degli aspetti più importanti nella progettazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC). Una ventilazione ben dimensionata è infatti fondamentale per garantire qualità dell’aria interna, comfort abitativo e efficienza energetica.

Nei moderni edifici ad alta efficienza, dove l’involucro edilizio è molto isolato e a tenuta d’aria, una VMC correttamente dimensionata è essenziale per mantenere un ambiente interno sano e confortevole, evitando fenomeni di condensa e muffa.

Negli ultimi anni, il quadro normativo di riferimento è cambiato in modo significativo: la storica UNI 10339:1995, utilizzata per oltre due decenni come riferimento per il calcolo della portata d’aria, è stata sostituita dalla UNI EN 16798-1:2019. Quest’ultima si inserisce in un contesto europeo più ampio, in linea con la EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), la Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, e introduce un approccio più analitico e flessibile.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia, come applicare la nuova norma e quali vantaggi offre ai progettisti e ai professionisti del settore.

La norma UNI 10339:1995 – Il metodo storico

Per anni, la UNI 10339:1995 ha rappresentato la base di riferimento per il dimensionamento degli impianti di ventilazione. Il suo approccio era empirico ma efficace, pensato per fornire una metodologia semplice e immediata.

Il principio era quello di stimare il numero di occupanti di un ambiente attraverso un indice di affollamento (persone/m²) e assegnare una portata d’aria unitaria per persona, espressa in litri al secondo (l/s).

Esempio di calcolo secondo la UNI 10339

Nel caso residenziale:

  • Indice di affollamento: 0,04 persone/m²
  • Portata consigliata per persona: 11 l/s (pari a 39,6 m³/h)

Per un appartamento di 50 m² con altezza 2,7 m:

  • Numero di occupanti = 50 × 0,04 = 2 persone
  • Portata totale = 2 × 39,6 = 79,2 m³/h
  • Volume dell’ambiente = 50 × 2,7 = 135 m³
  • Ricambi orari = 79,2 / 135 = 0,58 vol/h

L’arrivo della UNI EN 16798-1:2019 – Un approccio moderno e più flessibile

La nuova UNI EN 16798-1:2019 sostituisce la precedente UNI 10339 e introduce un modello più scientifico e personalizzabile.
Non solo definisce diversi livelli di qualità dell’aria, ma consente anche di scegliere il metodo di calcolo più adatto in base al tipo di edificio, alla destinazione d’uso e agli obiettivi di progetto.

L’adozione della UNI EN 16798-1 richiede una maggiore consapevolezza progettuale.
Il professionista deve valutare attentamente:

  • la destinazione d’uso dell’edificio;
  • il livello di comfort richiesto dagli occupanti;
  • il bilancio energetico complessivo;
  • e l’integrazione con altri sistemi (riscaldamento, climatizzazione, recupero di calore).

Le quattro categorie di qualità dell’aria

La norma classifica la qualità dell’aria interna in quattro categorie, che rappresentano diversi livelli di comfort e di concentrazione accettabile di inquinanti:

Categoria Livello di qualità Descrizione
I Alta Per ambienti dove si richiede una qualità dell’aria molto elevata (es. ospedali, scuole, abitazioni di pregio)
II Media (standard) Per la maggior parte degli edifici residenziali e uffici
III Sufficiente Accettabile in edifici dove il comfort non è prioritario
IV Bassa Solo per condizioni temporanee o in spazi con occupazione limitata

Questa classificazione consente al progettista di decidere in modo consapevole il livello di comfort desiderato, bilanciando costi e prestazioni.

I tre metodi di calcolo previsti dalla UNI EN 16798-1

A differenza della norma precedente, la nuova UNI EN 16798-1 prevede tre metodi di calcolo alternativi, ognuno dei quali tiene conto di parametri diversi.

 

Questo permette di adattare il dimensionamento ai reali bisogni dell’ambiente e degli occupanti.

Categoria Metodo 1 Metodo 2 Metodo 3
l/s, m2 ACH l/s (per persona) Qp l/s (per persona) QB l/s, m2
I 0.49 0.7 10 3.5 0.25
II 0.42 0.6 7 2.5 0.15
III 0.35 0.5 4 1.5 0.1
IV 0.23 0.4
(portata d’aria minima per persona = 4l/s)

Tabella di calcolo UNI EN 16798-1:2019

🔹 Metodo 1 – Calcolo in base alla superficie

In questo metodo, la portata d’aria viene determinata in funzione della superficie utile (m²) del locale.
È un approccio semplice e utile per una stima rapida, adatto a spazi con occupazione stabile.

Per la Categoria II, il coefficiente è 0,42 l/s·m².

Esempio pratico:
Per un appartamento di 50 m²:
50 × 0,42 = 21 l/s, equivalenti a 75,6 m³/h.
Il risultato è molto simile a quello ottenuto con la vecchia UNI 10339, ma ora associato a un livello di qualità dell’aria ben definito.

🔹 Metodo 2 – Calcolo in base al numero di occupanti

In questo caso, la portata è proporzionale al numero di persone presenti nell’ambiente.
Ogni categoria ha un valore di portata minimo per persona.

Per la Categoria II, la norma indica 7 l/s per persona.

Esempio:
2 persone × 7 l/s = 14 l/s, pari a 50,4 m³/h.

Questo metodo è utile quando l’occupazione degli ambienti è nota e costante.

🔹 Metodo 3 – Calcolo combinato (superficie + occupanti)

Il terzo metodo unisce i due precedenti, considerando sia la superficie che il numero di occupanti.

 

È il più completo e preciso, ideale per edifici con uso variabile o dove si vuole ottimizzare il comfort e il risparmio energetico.

Esempio:

  • Portata per persona (Qp): 2,5 × 2 = 5 l/s
  • Portata per superficie (QB): 0,15 × 40 = 6 l/s
  • Totale: 5 + 6 = 11 l/s39,6 m³/h

La norma prevede comunque una portata minima di 4 l/s per persona.
Applicando questa condizione: (4 × 2) + 6 = 14 l/s, ossia 50,4 m³/h, identico al valore del metodo 2.

Rispetto alla UNI 10339, la UNI EN 16798-1:2019 offre un salto di qualità in termini di precisione, adattabilità e trasparenza.
Consente di:

  • scegliere il livello di qualità dell’aria in base all’edificio;
  • ottimizzare i consumi energetici;
  • rispettare i requisiti delle direttive europee;
  • progettare impianti più sostenibili e confortevoli.

È un cambiamento culturale prima ancora che tecnico: la qualità dell’aria non è più un parametro accessorio, ma un elemento centrale del comfort abitativo e della salute delle persone.

Eneren: il partner per una ventilazione efficiente e sostenibile

Eneren è da sempre al fianco dei progettisti, installatori e costruttori che puntano alla massima efficienza energetica e al benessere indoor.
Le soluzioni per la ventilazione meccanica controllata sono progettate per rispondere alle nuove esigenze normative, combinando prestazioni elevate, risparmio energetico e affidabilità nel tempo.

Dalla consulenza tecnica alla scelta dell’impianto più adatto, fino all’assistenza post-installazione, Eneren supporta ogni fase del progetto per garantire comfort, sostenibilità e qualità dell’aria in ogni ambiente.

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